Durometri Portatili per Metalli

I durometri a rimbalzo sono stati inventati alla fine degli anni 80 per sopperire al problema dei pezzi troppo pesanti e voluminosi per essere portati in sala metrologica. Servono per misurare la durezza dei metalli e la loro scala interna viene chiamata scala Leeb. La scala Leeb va da 0 a 1000 e rappresenta in valore assoluto la durezza valutata internamente dallo strumento. Questo valore viene poi convertito internamente dai durometri Leeb (durometri portatili per metalli) nelle altre scale di durezza più diffuse. Per effettuare la conversione il durometro per metalli ha bisogno di conoscere altri due parametri che sono il materiale su cui stiamo effettuando la prova e la direzione di impatto.

Le misure di durezza effettuate con i durometri a rimbalzo hanno una procedura ben precisa. Per prima cosa è necessario sistemare la superfice del pezzo di cui si vuole conoscere la durezza. La superfice infatti non deve avere una rugosità superiore ai 2 micron Ra. In caso di pezzi a rugosità elevata bisogna levigare la superfice con una mola. Bisogna poi valutare se il campione ha un raggio di curvatura troppo elevato: in questo caso sarà necessario applicare sulla punta della sonda gli anelli di supporto.

A questo punto bisogna impostare sull'indicatore del durometro portatile il tipo di materiale di cui vogliamo conoscere la durezza (generalmente tutti i durometri portatili per metalli possono misurare la durezza di acciaio, rame, bronzo, alluminio, ottone) e la direzione di impatto. A questo punto è necessario applicare la punta della sonda sul materiale e caricare la molla calibrata tramite la maniglia. Premendo il pulsante superiore un dardo magnetico viene scagliato contro il materiale. Il rapporto tra la velocità di impatto e la velocità di rimbalzo del dardo, moltiplicato per 1000 darà la scala di durezza Leeb. Questa scala viene poi convertita internamente dal durometro come precedentemente spiegato.