Spessimetri per rivestimenti e vernici

Gli spessimetri per rivestimenti sono in grado di misurare lo spessore a secco di vernici e riporti. E' possibile misurare lo spessore della vernice ad umido utilizzando gli spessimetri a pettine. Per le vernici a secco è possibile utilizzare gli spessimetri digitali.

Questo tipo di spessimetri per rivestimenti partono dalla premessa che il rivestimento o il riporto sia applicato su parti metalliche. Le basi possono essere di tipo ferroso, come ad esempio l'acciaio, e di tipo non ferroso, come ad esempio l'alluminio. E' facile capire se un supporto è ferroso oppure no, basta avvicinare una calamita, sui supporti ferrosi la calamita verrà attratta, sui supporti non ferrosi la calamita non viene attratta. Gli spessimetri per rivestimenti, in base al tipo di supporto, utilizzano due principi di misura differenti: esistono infatti spessimetri a induzione magnetica, per i metalli ferrosi, e gli spessimetri a correnti parassite, per le basi non ferrose.

Grazie al loro principio di funzionamento, gli spessimetri per riporti e vernici sono in grado di misurare lo spessore appunto di verniciature, ma anche di rivestimenti galvanici o anodizzazioni, con una precisione, nei modelli più avanzati, al micron. Esistono poi delle situazioni in cui è necessario misurare un tipo di rivestimento molto alto, come vernici intumescenti o coperture di gomma. In questo caso vanno presi modelli specifici il cui campo può arrivare anche a 20 centimetri.

Quando il supporto non è di tipo metallico, ma è comunque necessario misurare lo spessore delle vernici su ad esempio legno oppure cemento, allora si utilizzano dei particolari spessimetri per rivestimenti che utlizzano il principio dei microultrasuoni per misurare lo spessore della vernice (ad esempio il PosiTector200).

Gli spessimetri per rivestimenti spesso sono confusi con gli spessimetri per materiali, che servono invece a misurare lo spessore totale di un corpo.